Il Magazine di Sermetra

Quando un’auto può essere definita storica? È possibile ottenere l’esenzione dal bollo? Quali sono le regole per la circolazione su strada? Queste sono solo alcune delle domande più frequenti di chi possiede o desidera acquistare un veicolo storico. Continua a leggere per tutte le risposte.
La definizione di auto storiche
Per prima cosa precisiamo che la definizione di auto “storica” dipende dal contesto: stiamo parlando della circolazione su strada oppure di agevolazioni fiscali?
Nel primo caso, l’art. 60 del Codice della Strada distingue i “veicoli d’epoca” e quelli “di interesse storico e collezionistico”.
- I veicoli d’epoca sono motoveicoli e autoveicoli cancellati dal P.R.A. e destinati alla conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle loro originarie caratteristiche tecniche. Se possiedi un veicolo d’epoca puoi circolare solo in occasione di apposite manifestazioni o raduni autorizzati, con targa provvisoria e autorizzazione speciale rilasciata dalla Motorizzazione.
- I veicoli d’interesse storico e collezionistico, invece, sono mezzi costruiti da oltre 20 anni, di cui risulti l’iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI. Possono circolare purché posseggano i requisiti previsti per questo tipo di veicoli, determinati dal regolamento del CdS.
Entrambe queste categorie di veicoli possono essere considerate “storiche” ai fini delle agevolazioni fiscali, ma solo se rispettano determinati requisiti.
Come funziona l’iscrizione nei Registri storici
Per richiedere l’iscrizione del tuo veicolo ai Registri storici delle’ASI (Automotoclub Storico Italiano) occorre tenere a mente le due seguenti condizioni:
- l’auto deve essere costruita da almeno trent’anni (si considera l’anno di costruzione coincidente con l’anno di prima immatricolazione in Italia o in un altro Stato, a meno che non ci siano prove contrarie)
- l’auto non viene utilizzata a scopi professionali o nell’esercizio di attività di impresa, arti o professioni
In mancanza di questi due requisiti non è possibile presentare la domanda. Non basta però che siano passati trent’anni perché l’auto sia definita d’epoca: c’è una lista ufficiale con 340 modelli che rientrano nella categoria e possono beneficiare delle relative agevolazioni.
Bollo per auto storiche: come ottenere l’esenzione dal pagamento
Fino al 31 Dicembre del 2014 la legge in vigore prevedeva, anche per i veicoli con più di vent’anni e di particolare interesse storico e collezionistico, l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica. L’importante era che il veicolo fosse in possesso dell’attestato di storicità rilasciato dall’ASI (Automobil Club Storico Italiano) oppure, in caso di motoveicoli, che fosse inserito nell’elenco pubblicato sul sito della FMI (Federazione Motociclistica Italiana).
Da Gennaio 2015 è entrata in vigore la Legge n.190 (nota come Legge di stabilità per il 2015), che prevede delle modifiche alla precedente. In sostanza, oggi tutti i veicoli di età compresa tra i 20 e i 29 anni sono soggetti al pagamento della normale tassa automobilistica con competenza regionale.
L’esenzione dal pagamento del bollo si applica ancora per le auto e le moto storiche a partire dal loro trentesimo anno d’età. L’importante è che, oltre ad essere costruiti da trent’anni, i mezzi non siano utilizzati per scopi professionali o nell’esercizio di attività di impresa, arti o professioni. Come beneficiare dell’esenzione? Semplice, essa parte in automatico senza bisogno di presentare domande o documentazione.
Disposizioni per la revisione e la circolazione su strada
Le auto e le moto storiche devono essere sottoposte a revisione periodica ogni due anni. Per quanto riguarda la circolazione su strada invece, sono previste differenze rispetto ai veicoli comuni. Qualche esempio? Se il mezzo non è predisposto in origine con il dispositivo di attacco puoi circolare anche senza cintura di sicurezza. Inoltre, fuori dai centri abitati, le auto storiche possono circolare senza le luci di posizioni accese.
Le limitazioni del traffico possono interesare questa categoria di veicoli, in quanto classificati Euro 0, ma consigliamo di informarsi presso il Comune di interesse per verificare la presenza di deroghe.
L’imposta provinciale di trascrizione per moto e auto storiche
Se il tuo veicolo ha raggiunto o superato i trent’anni dalla costruzione hai diritto a una riduzione dell’IPT, con importi stabiliti e non soggetti a maggiorazioni da parte delle singole Province. Le tariffe forfettarie sono le seguenti:
- 51,65 euro per gli Autoveicoli
- 25,82 euro per i Motoveicoli
Bisogna tuttavia considerare che gli importi sono soggetti a sanzioni e interessi per i ritardi nel pagamento e addirittura al raddoppio in caso di trascrizioni ai sensi dell’articolo 2688 del Codice Civile.
Per controllare di essere in regola con le imposte provinciali e avere maggiori informazioni su tutte le pratiche per la tua auto storica puoi rivolgerti a una delle Agenzie Sermetra sul territorio.